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Nel tempo l’emozione di un momento


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Il ritratto del Maestro Marco MencoboniChi segue i concerti del Cantar Lontano avverte spesso il desiderio di lasciar scritta qualche riga, per fissare nel tempo l’emozione di un momento. E’ successo anche a Pontoise, dove alcuni spettatori hanno lasciato le loro note sul libro del Cantar Lontano, il libro che accompagna fedelmente tutti i nostri eventi. Eccovi, in formato pdf, i commenti lasciati da alcuni spettatori e un piccolo ritratto eseguito di getto in appena trenta secondi. Il concerto francese ha visto lo partecipazione di oltre 600 persone, giunte in gran parte da Parigi. Tra i presenti anche i direttori di tre importanti festival internazionali, che hanno già prenotato il nostro complesso per alcuni concerti da tenere tra il 2007 e il 2008. L’avventura con Alberto Momo, che ha documentato con più di otto ore di girato tutti i movimenti della trasferta, si tradurrà in un film che speriamo di potervi presto presentare. Qui l’estratto del libro con le note di Pontoise.

Non smettono mai di cantare


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Arrivano i primi video della trasferta francese. A quanto pare Mencoboni & Co non smettono mai di cantare, nemmeno in treno.


Andiamo in Francia


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La troupe di Cantar Lontano si sposta in Francia, per un concerto con in programma il Vespro di Diego Ortiz alla Cattedrale di Pontoise, il gruppo sarà composto per l’occasione da 20 artisti. Il concerto si terrà domenica 15 alle ore 17,30 nel cartellone del Festival Baroque di Pontoise. Non ci è possibile tentare una diretta streaming ma vi faremo poi ascoltare dei brani e vedere degli spezzoni. Seguirà tutta la nostra avventura il cineasta Alberto Momo con l’idea di realizzare un dvd del backstage di una trasferta musicale come la nostra. Sintonizzatevi con noi, almeno col pensiero.

Dalla Sicilia


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Cominciano ad arrivare in redazione le prime immagini dalla Sicilia. Le prime che possiamo proporvi si riferiscono al bellissimo concerto che Dhafer Youssef ha tenuto per noi a Melilli nella notte del 16 ottobre scorso e alle prove del complesso Cantar Lontano. Queste si sono tenute all’interno del Sepolcro di Santa Lucia e poi all’interno della Chiesa di Santa Lucia, sotto la bellissima tela del Caravaggio. Eccole per voi.

Sotto il Caravaggio

Le prove a Siracusa

Melilli

Il Salve Regina a 4


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Con piacere vi faccio ascoltare un’altro dei brani di Diego Ortiz che lasciano senza parole, il Salve Regina a 4 che abbiamo eseguito, in prima esecuzione moderna, al concerto di Siracusa.
Personalmente ero un po’ titubante nell’affrontare questo pezzo, visto lo splendore dell’omonimo brano a 5 voci, temevo il confronto. Invece anche questo mottetto è di una bellezza ultraterrena. A dire il vero, anche qui, le voci necessarie sono 5, perché nel versetto Eya Mater si vede comparire, all’improvviso una seconda parte di Superius (un’altra voce acuta oltre alla prima). Per questo, sebbene il brano sia presentato dal compositore come un brano a 4 voci, per eseguirlo bisogna essere necessariamente in 5 anche se mai le 5 voci cantano insieme. Abbiamo fatto spuntare il secondo Superius, cantato da Roberta Giua, dal fondo della chiesa e manco a farlo apposta, tutte le teste si sono girate indietro a cercarla. Sempre di più mi convinco che, dopo il primo disco dedicato alle musiche di Ortiz in uscita a dicembre, bisognerà rimboccarsi le maniche e mettere in cantiere l’incisione di un secondo disco. Non farlo sarebbe un peccato, noi siamo tutti d’accordo.
Il microfono, purtroppo è posizionato nella parte anteriore della Chiesa e la voce di Roberta, rimane necessariamente sullo sfondo.
cantano Roberta Giua, Paolo Costa, Fabio Furnari, Marco Scavazza, Walter Testolin
Saluti e buon ascolto marco

ps La rivista FMR mi ha commissionato un racconto su Diego Ortiz che sarà pubblicato nel numero di dicembre, si chiamerà AD VESPERAS, lo scriverò su queste pagine, giorno per giorno.

Salve Regina a 4 di Diego Ortiz
Scaricate il file facendo clic qui o ascoltatelo utilizzando il player.

Le foto di Siracusa


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Giungono in redazione le foto dei concerti che abbiamo tenuto a Siracusa. Sono belle, sono suggestive. Sono qui.

Perché non abbiamo potuto fare la diretta da Siracusa


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Siracusa è una città affascinante, bella la gente, simpatici i ristoratori, bello il pubblico con cui abbiamo avuto a che fare, belle le location che ci è stato concesso di utilizzare per l’anno zero della nostra nuova iniziativa, che si è conclusa con successo. L’unico rammarico è il non essere riusciti a diffondere in diretta, come ci eravano ripromessi, il concerto di sabato sera dalla Chiesa di Santa Lucia, e poi per una sciocchezza: un cavo. Non siamo riusciti a trovare 15 metri di cavo, un cavo banale che troviamo in tutti i negozi che trattano materiale per computer, un banalissimo cavo di rete. Il simpaticissimo parroco di Santa Lucia, Padre Salvatore, è un frate tecnologico, una buona connessione ad Internet adsl, computer nuovi, l’unica cosa è che l’attacco alla rete, necessario per collegarci ad un sito americano che avrebbe mandato il nostro concerto in giro per il mondo, era troppo distante dalla chiesa. Ci voleva un cavo di rete per estendere il collegamento, 20 metri sarebbero stati ottimali, 15 sufficienti. Abbiamo lasciato questa incombenza per il sabato pomeriggio, una volta terminate tutte le prove ma su questo siamo caduti, perché di sabato pomeriggio, a Siracusa, i negozi di computer sono chiusi, tutti. Risultato: niente cavo = niente diretta. Di questo ci scusiamo con tutte le persone (un centinaio) che puntualmente hanno aceso il computer alle 21 di quel sabato sera, miglioreremo le prossime volte. Il concerto di Siracusa ha avuto una particolarità non da poco, si è svolto sotto un bel quadro del Caravaggio. A Melilli, per il concerto di mezzanotte, eravamo rassegnati a fare un bel flop, poiché fino a cinque minuti prima dell’inizio del concerto eravamo in sei. Poi, con un tempismo incredibile, lo spazio si è riempito di pubblico, era soprattutto la curiosità a portarli da noi, molto giovani, alcuni credevano avessimo organizzato una festa da ballo, altri erano venuti per Dhafer che, malgrado infastidito dai rumori anche minimi amplificati dall’incredibile acustica della cava, ci ha regalato un gran bel concerto. Il concerto si è chiuso con l’esecuzione del Regina Coeli di Diego Ortiz, che abbiamo eseguito da una grotta alle spalle del pubblico, che è stato tentato di alzarsi per andare a cercare l’ogigine di quel suono che “sembrava un disco”. Ad Augusta, onorati della visita all’inizio del concerto del Presidente della Provincia Marziano che ha colto tutti di sorpresa, abbiamo fronteggiato un pubblico curioso e numeroso.
Lasciamo scaricare alcuni momenti dei concerti in podcast con files mp3.

Dal concerto di Siracusa, realizzato con la tecnica del Cantar Lontano, il brano Alma Redemptoris Mater di Diego Ortiz
Scaricate il file facendo clic qui o ascoltatelo utilizzando il player.

Dal concerto di Dhafer Youssef alcuni momenti del concerto, che si è svolto nella bellissima Cava della Pirrera.
Scaricate il primo file facendo clic qui o ascoltatelo utilizzando il player.


Scaricate il secondo file con il Regina Coeli di Ortiz al termine del concerto facendo clic qui o ascoltatelo utilizzando il player.

Dal concerto di Andrea Damiani, tenuto nella piccola chiesa delle Anime Sante di Augusta scaricate i brani di Alberto da Mantova, presentati dallo stesso artista facendo clic qui o ascoltatelo utilizzando il player.

I commenti del pubblico:
Siracusa:
Profonde emozioni e vibrazioni, Antonia.
Abbiamo ascoltato un raffinato concerto, Giuseppe.
Con tanto entusiasmo, Lucia.
Molto Commosso, Antonio.
Semplicemente unico e straordinario, Rossella.

Melilli:
Con tutto l’amore per quello che è arte, Cabeci climbing, Caltavutoro.
Fra il 16 e il 17 settembre un’emozione continua, Maria Pia.
Una sensazione di benessere e serenità, Grazie. (senza firma)

Augusta:
E’ stato bellissimo, grazie Bruno.
Mi sono sentita cullata dalle note, Mariella.
Dopo il Caravaggio e la Pirrera anche Augusta è stata magnifica. Speriamo che dopo l’anno zero ci sia il primo! Grazie Salvatore Pelliccia.
Ieri a Melilli oggi ad Augusta, mia città ho il pieno di musica e calma e ho fatto il bis.
Il piacere di condividere con amici musici un momento magico. Rosamaria.

Buon ascolto, sperando di farVi cosa gradita

in concerto a Verona


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Il giorno sabato 23 settembre, alle ore 17,30, saremo a Verona in concerto con le Leçons de Ténèbres à une et à deux voix di François. Couperin (1668-1733). Il concerto si terrà all’interno della bellissima Galleria d’arte moderna di Palazzo Forti in vicolo Volto due Mori, 4. Il concerto fa parte della rassegna Musicarte, promosso dall’assessorato alla cultura del Comune di Verona. Vi aspettiamo.

Cinque lamenti. Ciascuno dipinge, con immagini impressionanti, un dramma nazionale e l’angoscia di un popolo umiliato. La caduta di Gerusalemme, sotto l’assalto di Nabucodonosor, fu il giorno più cupo di tutta la storia biblica. La popolazione è departata, la città rasa al suolo, il tempio distrutto. Gerusalemme non è più che un cumulo di rovine, dove alcuni credenti sopravvivono come ombre. Nello smarrimento presente, un ricordo sussiste, uno solo: Il Signore c’è sempre la sua potenza resta intatta, malgrado i torti del suo popolo. Questi carmi dolemti hanno consolato e riconfortato molti afflitti. Al profeta Geremia dobbiamo il testo che la Chiesa usava nella liturgia degli ultimi tre giorni della Settimana Santa, per celebrare la passione di Cristo, che porta la speranza nel mondo. Su questi testi nascono nel1714 le « Leçons de Ténèbres » composte da François. Couperin, compositore alla corte francese di Luigi XIV°. Venivano cantate il Mercoledì, Giovedì e Venerdì Santo.
Durante questi Riti delle Tenebre, si spegnevano una ad una le candele di un candelabro, fino all’oscurità più profonda, simbolo dell’ignoranza del mondo.

Luce / Tenebre «Leçons de Ténèbres à une et à deux voix» di François Couperin

Emanuela Galli - soprano
Roberta Mameli - soprano
Vittorio Ghielmi - viola da gamba
Marco Mencoboni - clavicembalo

Programma:
-Première leçon de ténèbre pour le Mercredi Saint à une voix
Incipit Lamentio, Aleph, Beth, Ghimel, Daleth, He, Jerusalem
-Deuxième leçon de ténèbre pour le Mercredi Saint à une voix
Vau, Zain, Heth, Teth, Jerusalem
-Troisième leçon de ténèbre pour le Mercredi Saint à deux voix
Yod, Caph, Lamed, Mem, Nun, Jerusalem

François Couperin naque a Parigi nel 1688, figlio di Charles Couperin (1638-79), organista di Saint Gervais a Parigi. E’ l’elemento di spicco di una grande famiglia di musicisti francesi. La prematura scomparsa del padre rese il musicista Lalande organista della chiesa ma François, dotato di un notevole genio musicale, si mise in competizione con Lalande già dall’età di dieci anni e al compimento dei suoi 18 anni ereditò ufficialmente la posizione del padre. Fu lo stesso Lalande, divenuto comunque suo insegnante, a giudicare le sue innovative composizioni d’organo “degne di essere date al pubblico” e contribuì senza dubbio ad introdurre il giovane musicista a corte nel 1693. Nel 1700 e fino al 1717 Couperin ricoprì la carica di cembalista di corte a Versailles.
Fortemente interessato allo stile italiano, venne influenzato dalla musica di Carissimi e da quella di Charpentier che “distillava” in Francia le caratteristiche più importanti dello stile italiano. Da questo mondo musicale Couperin ereditò un gusto sopraffino che influenzò soprattutto la sua musica sacra ed in particolare i suoi mottetti, versetti e le leçons de ténèbres, considerate uno dei suoi più grandi capolavori.
Nelle sue pubblicazioni dei primi anni ‘20, generò una grande varietà di maniere nelle quali gli stili italiano e francese potevano unirsi. Nel 1722 i Concerts royaux vennero pubblicati in appendice al suo terzo libro di ordres per clavicembalo. Due anni dopo pubblicò la geniale Apothéose de Corelli con una seconda collezione di concerti chiamata Les goûts-réünis, nella quale gli elementi francesi e italiani vengono sapientemente miscelati fino a costituire uno stile nuovo e completamente innovativo. Il Concert instrumental à la mémoire de Monsieur de Lully (1725) è un’allegoria di questa sintesi: Lully e Corelli sono ricevuti da Apollo sul monte Parnaso dove insieme realizzano la ‘La paix du Parnasse’ sotto forma di una sonata in trio. Una contrapposizione più diretta dello stile classico italiano e francese si concretizza in Les nations (1726) . Couperin morì a Parigi nel 1733.

La Compieta in streaming


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Sabato 16 settembre alle ore 21.00 dalla chiesa di Santa Lucia al Sepolcro di Siracusa, diretta mondiale in streaming per la prima esecuzione in epoca moderna della Compieta di Diego Ortiz. Per seguire l’evento è sufficiente fare clic qui

Una nuova scommessa


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Provincia Regionale di Siracusa/ Comune di Melilli/ Comune di Augusta

Tra il tramonto e l’alba
voci/spazio/suggestioni di luoghi armoniosi
anno zero

Informazioni Tra il tramonto e l’alba festival
Provincia Regionale di Siracusa - tel +39 0931.709111

La Provincia Regionale di Siracusa insieme al Comune di Melilli e al Comune di Augusta ha pensato e voluto quest’iniziativa per valorizzare in una forma nuova elementi d’interesse storico, architettonico o paesaggistico offerti dal territorio. Il cantar lontano è infatti una tecnica di esecuzione della musica vocale e strumentale del Rinascimento che assolve perfettamente a questo compito. Voci e luoghi diventeranno protagonisti di un evento voluto per esaltare al massimo le potenzialità sonore degli spazi che ospiteranno i concerti.
Tra il tramonto e l’alba è il nome che abbiamo scelto per questa nuova iniziativa che ci permetterà di vivere, scoprire o riscoprire sotto una luce nuova luoghi a noi familiari. Potrà allo stesso tempo costituire un ulteriore motivo d’interesse nei confronti del nostro territorio da parte di un pubblico proveniente anche da un contesto extra siracusano.

Bruno Marziano Presidente Provincia Regionale di Siracusa
Giuseppe Sorbello Sindaco del Comune di Melilli
Massimo Carruba Sindaco del Comune di Augusta

La nascita di un nuovo festival dedicato alla bellezza della musica è un momento carico di significati, almeno per chi alla musica e alla sua divulgazione ha dedicato gran parte delle energie vitali. La musica è capace di arrivare a tutti, a prescindere da stato sociale, nazionalità, religione, sesso. È linguaggio universale, più forte di qualsiasi esperanto che l’uomo possa nel tempo definire, ma è sopratutto il bene. L’esecuzione di un brano o di un intero programma in tanti è poi miracolo nel miracolo, specialmente nelle esecuzioni del cantar lontano, una mirabile forma di espressione ove i musicisti dialogano cantando a distanze a volte proibitive. Per riuscire bisogna sentirsi senza mai ascoltarsi, comunicare affidandosi quasi esclusivamente al silenzio interiore che è alla base delle più antiche pratiche meditative, ritornare all’essenza, alla pura spiritualità. Tra il tramonto e l’alba nasce come una scommessa per futuro, significa per noi creare momenti che possano rimanere dentro a lungo, per riscaldare nei momenti freddi dell’esistenza o solo nel freddo del prossimo inverno in attesa dell’estate che verrà e ritrovarci ancora qui a far musica insieme.

Marco Mencoboni direttore artistico

sabato 16 settembre

Ore 21.00 Siracusa Chiesa di Santa Lucia al Sepolcro

Ad completorium Preghiere ed illusioni nell’Italia spagnola del Cinquecento.
musiche di Diego Ortiz prima esecuzione moderna
Complesso Cantar Lontano/ Marco Mencoboni direzione

Nella Liturgia delle ore la Compieta è l’ultimo momento di preghiera della
giornata, è l’ora che viene dopo i Vespri. È così chiamata perché compie le
ore canoniche e si recita prima del riposo notturno. Le note ritrovate di Diego
Or tiz, maestro della cappella reale del Viceré di Spagna nella Napoli
spagnola, risuonano a Siracusa per la prima volta in epoca moderna,
realizzate con la suggestiva tecnica del cantar lontano.

scarica il programma

sabato 16 settembre

Ore 24.00 Melilli Cave della Pirrera

La mia rosa preferita s’appassisce prima che la si tocchi o respiri
musiche della tradizione Sufi
Dhafer Youssef canto e oud

Un viaggio alla ricerca della purezza percorrendo il sentiero della saggezza Sufi del vicino oriente ci propongono la voce e il leggendario oud di Dhafer
Youssef. Dalle cavità della terra, già testimoni di lavoro e sofferenza si
slancia un urlo puro e penetrante che conduce all’estasi attraverso la
musica. Al suono perfetto ed avvolgente delle Cave della Pirrera affidiamo il compito di realizzare questo miracolo.

domenica 17 settembre

Ore 20.00 Augusta Castello Normanno

L’heure bleue
musiche da un libro a forma di cuore
Andrea Damiani liuto rinascimentale

L’heure bleue è quella zona magica intermedia tra la notte e il giorno in cui il
silenzio regna assoluto. Era frequente anticamente che principi e
principesse facessero suonare dei musicisti nel cuore della notte per
vegliare sui loro sonni e favorire un buon risveglio. Per la dolcezza della sua
voce il liuto era uno degli strumenti a cui questo compito era maggiormente
affidato.

Tra il tramonto e l’alba è un progetto di E lucevan le stelle soc. coop.
Coordinamento artistico Nicola Facciotto

Gli ascolti da Loreto


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Ecco on line alcuni ascolti del bellissimo concerto tenuto da Olivier Marcaud e Domitille Vigneron a Loreto. La Passioun cantate e recitata da Olivier ha lasciato tutti i presenti a bocca aperta. Uno spettacolo molto bello quanto semplice. Una viella, un tamburo e la voce di Olivier hanno incantato il pubblico che, senza avere un libretto, ha potuto seguire l’antico testo in Occitano comprendendo il testo e lo svolgimento dello spettacolo. Grazie anche al talento di Olivier Marcaud, che si è rivelato, oltre ad un bravissimo cantante, un meraviglioso attore.

L’inizio della passione

Crocifissione e morte di Gesù

La risurrezione

La fine e il congedo del cantore

Il bis: Kirye

Le foto del concerto di Loreto


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Olivier Marcaud e Domitille Vigneron a LoretoIl fascino del concerto di Loreto è ancora vivo nella memoria di tutti quelli che vi hanno assistito e si sono lasciati incantare da Olivier Marcaud e Domitille Vigneron. Abbiamo pensato di farvi cosa gradita pubblicando un’ulterore, nutrita serie di foto di quella suggestiva sera. Le trovate tutte qui.

Gli ascolti da Portonovo


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Dopo le immagini, gli ascolti. Per respirare appieno l’atmosfera nella quale ci siamo immersi alla mezzanotte del 25 giugno a Portonovo.

Ramon Navarro, Chayita del vidalero
Scaricate il file facendo clic qui o ascoltatelo utilizzando il player.

Gaspar Sanz, Jacaras y canarios
Scaricate qui o ascoltatela utilizzando il player.

Anonimo, Ojos azules
Scaricatelo qui o ascoltatelo utilizzando il player.

Gregorio Torcetta - Aníbal Cuadros, Compadre del sol
Scaricate il brano facendo clic qui oppure ascoltatelo utilizzando il player.

Anonimo, Noche serena
Scaricate qui o ascoltate il brano utilizzando il player.

Le immagini del concerto di Portonovo


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La chimera. Festival Cantar Lontano 2006. Il concerto di PortonovoSoffia il vento nella notte di Portonovo. Un vento insistente che sale caldo dal mare e si frange tra le rigogliose chiome degli alberi di riviera. Con loro sembra tessere dialoghi fitti e intensi, dialoghi indecifrabili, dal suono possente ma mai fastidioso, alto ma per nulla rumoroso. Sullo sfondo la voce del mare. Suono e ritmo. Il suono dell’acqua che si muove, il ritmo delle onde che, regolari e dolci, si distendono verso la chiesetta romanica per abbracciarla. Barbara Kusa che canta immersa nelle calde sonorità latine. E’ successo la notte del 25 giugno. E’ successo al Festival Cantar Lontano 2006. L’abbiamo fotografato. E’ tutto gelosamente custodito qui.

Gli ascolti da Serra San Quirico


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La Reverdie al Cantar Lontano 2006Alcuni ascolti dal concerto Viaggio in Italia di Dufay, tenutosi domenica 25 giugno alle ore 21.00 presso l’Abbazia di Sant’Elena di Serra San Quirico, che Cantar Lontano ha realizzato per la concomitanza sul territorio della mostra su Gentile da Fabriano e il Millennio dell’Abbazia. Il concerto era dedicato principalmente alle musiche di Guillaume Dufay dal complesso La Reverdie, composto da Claudia Caffagni liuto, voce/Livia Caffagni viella, flauti, voce/ Elisabetta de Mircovich voce, ribeca/ Ella de Mircovich voce, arpa/ Doron David Sherwin voce, cornetto muto, percussioni/ Matteo Zenatti voce, voce recitante.

Claudia Caffagni spiega il senso di questo concerto. Scaricate il suo pezzo in formato pdf.

Passiamo agli ascolti.

Proponiamo innanzitutto il primo brano del concerto: la ballata Morir desio di Bartholomeus de Bononia, conservata manoscritta ad Oxford presso la Bodleian Library, con signatura MS Canonici Misc. 213/. Questa ballata fu composta per l’incoronazione a papa di Giovanni XIII, avvenuta il 17 maggio 1410. Ascoltabile qui o mediante il player.

Poi un bellissimo brano strumentale di anonimo dal titolo Novel Canto.
Ascoltatelo facendo clic qui o utilizzando il player.

Proseguiamo poi col brano che ha concluso il concerto: il mottetto isoritmico di Dufay “Supremum est mortalibus bonum”.

E concludiamo con il bellissimo Alleluia proposto come Bis.

Le foto da Serra San Quirico


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La Reverdie al Cantar Lontano 2006Ecco alcune foto dal concerto di Serra San Quirico.

Le foto di Piazza del Papa


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Marco Mencoboni dirige il Complesso Cantar LontanoGiorno per giorno ci giungono in redazione le bellissime foto realizzate da Nicola Facciotto. Ecco le immagini del concerto di sabato 24 alle ore 21 ad Ancona, chiesa di San Domenico. Nel cuore della città, in piazza del Plebiscito, la piazza che gli anconetani chiamano col nome di Piazza del Papa. Fate clic qui.

Helene Schmitt e la Ciaccona di Biber


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Helene SchmittUna delle cose più gratificanti che il Festival Cantar Lontano 2006 ha saputo donarci è il contatto con il pubblico, contatto che - anche grazie al sito cantarlontano.com, è divenuto costante, intimo, confidenziale. Arrivano ogni giorno molte gradite email. Una delle ultime ci giunge da Falconara, in provincia di Ancona. E’ di Simone Palmieri, che ci chiede di riascotare la Ciaccona di Biber suonata da Helene Schmitt come brano di apertura del concerto di Iesi. Come non accontentarlo? Scaricatela qui o ascoltatela mediante il player.

La sinestesia di Portonovo


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IMG_1461Se le emozioni parlano una lingua comune, esisterà mai il “gusto” di una composizione musicale e il “suono” di una ricetta? A questa bizzarra domanda hanno cercato di dare una risposta il Maestro Marco Mencoboni e lo Chef Mauro Uliassi. Eravamo a Portonovo, nella chiesetta di Santa Maria, meraviglia dell’architettura romanica. Erano le 12 di sabato 24. Date un occhio alle foto di Nicola Facciotto.

Le foto di Hélène Schmitt al concerto di Jesi


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Ci sono pervenute anche un paio foto di Hélène Schmitt durante il concerto che ha tenuto a Jesi la sera di venerdi 23 alla mezzanotte. Le trovate qui. Le ha scattate Nicola Facciotto.

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