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L’ensemble La Reverdie, di scena la sera di domenica 25 giugno a Serra San Quirico.
Ispirandosi alle reverdie – liriche romanze che celebrano il ritorno della primavera – l’ensemble laReverdie è stato fondato nel 1986 da due coppie di sorelle, cantanti e strumentiste, per esplorare il repertorio musicale europeo dall’alto medioevo alla fine del XIV secolo. Il puntuale, appassionato studio filologico col quale laReverdie allestisce i suoi programmi - da sempre focalizzati su temi d’intensa valenza culturale e simbolica - non rappresenta che uno degli strumenti mediante i quali l’ensemble infonde il massimo della vitalità, dell’intensità e della naturalezza in ciò che propone al pubblico. Una particolare attenzione è rivolta all’ampio ed in gran parte inesplorato dominio del “teatro sacro”: drammi liturgici e liturgia drammatica, rappresentazioni collettive, manifestazioni evocative della religiosità di un’epoca i cui echi non si sono ancora spenti. L’aspirazione non è quella di catalogare meticolosamente dei reperti archeologici, bensì di ricostruirli con affettuosa fedeltà, musicale testuale e ideologica, affinché chi ne fruisce possa percepirli in quanto frammenti pulsanti d’una cultura trascorsa ma non perduta. Dal 1991, per l’allestimento di programmi con organici allargati, laReverdie si avvale della collaborazione di vari musicisti, fra cui stabilmente Doron David Sherwin, uno dei più celebri specialisti di cornetto, rivelatosi peraltro versatile percussionista e cantante.
Durante il secolo XV e la prima metà del XVI si affermò in tutta Europa la scuola polifonica franco-fiamminga, i cui rappresentanti si stabilirono in gran numero sul suolo italiano. I mecenati della penisola facevano infatti a gara nel procacciarsi i migliori cantori disponibili sulla piazza internazionale: avere alle proprie dipendenze una ben organizzata cappella musicale conferiva lustro e prestigio al signore, al punto che lo seguiva anche in occasione di viaggi di rappresentanza.
Caso esemplare di questo “viaggio in Italia” ante litteram è quello del musicista franco-fiamminga Guillaume Dufay (1400 - 1474): fu educato alla musica da bimbo nella cattedrale di Cambrai, in seguito si trasferì in Italia e dal 1420 fu al servizio dei Malatesta a Pesaro e a Rimini; dal 1428 in poi si hanno notizie certe della sua presenza nella Cappella papale a Roma. Il programma proposto guarda alle composizioni di quest’affascinante e carismatico compositore scritte durante il suo continuo spostarsi fra corti e città dell’Italia quattrocentesca.
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Il secondo appuntamento del Festival, il 22 giugno alle 21, e’ a Serra San Quirico, nell’Abbazia di Sant’Elena, dove la magia della musica sacra ci portera’ in luoghi remoti nel tempo e nello spazio: protagonisti Khaled Harman e l’Ensemble Kaboul, e la suggestiva sonorita’ della musica sacra afgana.
L’Abbazia di Sant’Elena viene fatto risalire all’iniziativa di San Romualdo all’inizio dell’XI secolo. La chiesa attuale è comunque assegnata alla fine del XII secolo per le sue caratteristiche costruttive influenzate dallo stile gotico.
Il prospetto posteriore è caratterizzato da una sola abside aperta da due monofore. Il profilo a saliente interrotto della facciata posteriore evidenzia una ridotta differenza in altezza delle tre navate.
Ai lati, due monofore più piccole danno luce alle navate laterali. Al di sopra delle monofore sono murati dei piccoli rilievi a stella a sei punte (sia in pietra che in cotto) ed antropomorfi. La facciata è sormontata da un campanile a vela ed è aperta da una finestra e da un portale.
Il portale presenta un archivolto costituito di tre ghiere: la più esterna a dentelli, in pietra bianca, l’intermedia liscia e la più interna decorata a girali. L’interno a tre navate con una spazialità “a sala” deriverebbe secondo alcuni autori da ristrutturazioni che nel XIII secolo hanno portato all’elevazione delle navate laterali ed alla costruzione delle volte.
Originale è la struttura dei pilastri che presentano delle colonne addossate su cui poggiano i piedritti degli archi longitudinali. Le semicolonne sono dotate di capitelli dotati di collarino ed abaco decorati di soggetti figurati o meno.
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La quarta sera, quella di domenica 25 giugno, ci vedrà attraversare il territorio marchigiano dalle dolci, dorate colline del vino sino alle verdi acque della Riviera del Conero. Due gli appuntamenti: alle 21.00 presso l’Abbazia di Sant’Elena, a Serra San Quirico e alle 24.00 presso la Chiesa di Santa Maria di Portonovo, dove suoneremo accompagnati dal frangersi delle onde sulle bianche, sassose spiagge poste ai piedi del Monte Conero.
Serra San Quirico ore 21.00/ Abbazia di Sant’Elena
per la mostra su Gentile da Fabriano e il Millennio dell’Abbazia
Viaggio in Italia di Dufay
musiche di Guillaume Dufay
Complesso La Reverdie
Produzione di “Grandezze & Meraviglie”
Festival Musicale Estense/ Modena
PROGRAMMA
Philippe de Commynes (1447 - 1511) Mémoires
Bartholomeus de Bononia (fl inizio XV sec)
Morir desio ballata**
composta per l’incoronazione a papa di Giovanni XXIII,
avvenuta il 17 maggio 1410
Philippe de Commynes (1447 - 1511) Mémoires
Antonius de Civitate (fl inizio XV sec)
Strenua quem duxit/ Gaudeat mottetto***
composto per il matrimonio di Giorgio Odelaffi, Signore di Forlì,
e Lucrezia degli Alidosi, 3 Luglio 1412
Philippe de Commynes (1447 - 1511) Mémoires
Anonimo italiano
Belfiore danza****
probabilmente dedicata alla residenza di Nicolò III d’Este,
Duca di Ferrara, denominata “Belfiore”
Johannes Tinctoris (XV sec)
Liber de arte contrapuncti Napoli, 1477
Guillaume Dufay (1398 ca - 1474)
Resveilles vous et faites chiere lye ballata**
per le nozze di Carlo Malatesta e Vittoria Colonna,
celebrate a Rimini il 18 luglio 1423
Vassilissa ergo gaude mottetto isoritmico***
per la festa di addio di Cleofe, sorella di Pandolfo Malatesta,
in partenza per Costantinopoli, 20 agosto 1420
Anonimo
Novel Canto brano strumentale
Guillaume Dufay
C’est bien raison de devoir essaucier ballata**
composta in onore di Nicolò III d’Este di Ferrara, il 26 aprile, 1433 o nel 1437
Antonio Squarcialupi, Lettera a Dufay
per conto di Piero e Lorenzo de’ Medici, 1 maggio 1467
Guillaume Dufay
Mirandas parit mottetto*
composto negli ultimi mesi della sua permanenza a Firenze
presso la corte papale, che lasciò il 18 aprile 1436
O Sancte Sebastiane/ O Martyr Sebastiane mottetto isoritmico**
composto probabilmente tra il 1421 e il 1422 in occasione
delle ricorrenti epidemie di peste in Italia
Guillaume Dufay Testamento, 8 luglio 1474
Guillaume Dufay
Exultet celum laudibus inno*
composti durante il primo soggiorno alla corte dei Savoia,
fra il 1433 e il 1435
Guillaume Dufay Testamento, 8 luglio 1474
Guillaume Dufay
Supremum est mortalibus bonum mottetto isoritmico*
per l’ingresso a Roma di Re Sigismondo accolto in San Pietro
da Papa Eugenio IV il 21 Maggio 1433
Guillaume Dufay Testamento, 8 luglio 1474
Complesso La Reverdie
Claudia Caffagni liuto, voce/ Livia Caffagni viella, flauti, voce/
Elisabetta de Mircovich voce, ribeca/ Ella de Mircovich voce, arpa/
Doron David Sherwin voce, cornetto muto, percussioni/
Matteo Zenatti voce, voce recitante
Fonti musicali
* Modena, Bibl. Estense, α.M.1.11 (lat 471) MOD B/
** Oxford, Bodleian Library, MS Canonici Misc. 213/
*** Bologna, Civico Museo Bibliografico Musicale, Q 15/
**** Faenza, Biblioteca Comunale, Cod.117
Portonovo ore 24.00/ Chiesa di Santa Maria di Portonovo
Tonos y Tonadas
I “tonos humanus” spagnoli e il folclore del sudamerica
Complesso La Chimera
Barbara Kusa soprano
Produzione del Cantar Lontano Festival
PROGRAMMA
Anonimo Ay amargas soledades
Ramón Navarro Chayita del vidalero
Lope de Vega Vuelve barquilla
Julio Santos Espinoza Vidala para mi sombra
Daniel Reguera Quiero ser luz
Gregorio Torcetta - Aníbal Cuadros Compadre del sol
Cristóforo Juárez - Agustín Carabajal Pampa de los guanacos
Anonimo Vuestros ojos
Anonimo Ojos azules
Gaspar Sanz Jacaras y Canarios
Anonimo Noche serena
Complesso La Chimera
Luis Rigou canto, flauti andini, percussioni/ Sabina Colonna Preti viola da gamba/
Quito Gato chitarre, liuti, percussioni/ Andrea De Carlo viola da gamba, violone/
Eduardo Egüez chitarre, liuti, percussioni
Barbara Kusa soprano
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Il concerto del 24 giugno alle ore 21.00 presso La Collegiata dell’Addolorata di Corinaldo vedrà impegnati due artisti di assoluto livello: Silvia Perez e Ravid Goldshmidt. Ecco le loro biografie.
Silvia Perez Cruz ha studiato pianoforte e saxofono alla scuola Rita Ferrer di Palafrugell. Si dedica, dall’età di diciotto anni all’improvvisazione, al jazz e al flamenco, sia come cantante che come saxofonista.
Ravid Goldschmidt è nato e cresciuto in un kibbuz in Israele. Suona le percussioni da quando è bambino, il suo stile è molto influenzato dalla musica e dai ritmi brasiliani. Ha deciso di suonare l’hang quando lo ha ascoltato la prima volta, suonato da un collega, durante un Festival in Israele. Ha conosciuto Silvia Perez Cruz durante un viaggio a Barcellona, città in cui si è trasferito dopo un viaggio lungo la strada del Cammino di Santiago de Compostela. L’hang è una sorta di steel drum reintrepretato da due costruttori svizzeri che ne hanno fatto uno strumento insolito e assai raffinato. Nel programma proposto è suonato da Ravid Goldschmidt e trova perfetto pendant nella splendida voce di Silvia Perez Cruz in un viaggio musicale che è miscela di magia e tradizioni, di Africa respirata dalla Spagna, di un approccio personale al fado che si intreccia con echi di jazz.
Il duo è passato alla ribalta delle scene internazionali quando Todd Garfinkle, il produttore di MA Records, ci si è imbattuto tra i muri stretti del Barrio Gotico di Barcellona. Da questo incontro casuale è nato un disco intitolato Llama che comprende gran parte delle musiche che verranno eseguite questa sera.
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Due note attorno al luogo in cui terremo il concerto del 24 giugno a mezzanotte.
La Chiesa dell’Addolorata e il contiguo ex convento delle suore benedettine vennero innalzati nella seconda metà del XVI secolo. L’odierno complesso monastico così edificato negli anni successivi al 1637 poggia per due lati sulle mura urbane mentre la chiesa sorge sulle fondamenta della distrutta rocca di Corinaldo esterna alla cinta di difesa, ma ad essa contigua.
La primitiva chiesa di forma rettangolare venne demolita intorno al 1730 perché “alquanto umida per aver la strada vicino al muro anteriore molto alta ” e al suo posto, tra il 1740 e il 1755, fu ricostruita l’attuale, consacrata dal vescovo Ippolito De’ Rossi il 30 settembre 1755. La nuova chiesa, nei documenti dei primi anni dell’Ottocento è ricordata ” di buona architettura, asciutta, in ottimo stato e di molto comodo “.
Agli inizi di questo secolo la chiesa, dedicata fin dalla sua fondazione a Sant’Anna , prese il nome attuale. Essa si presenta oggi a pianta centrale, con cupola e lanterna, ornata da un elegante e ricco interno rococò con tre altari e quattro pregevoli porte lignee sormontate da tele raffiguranti santi benedettini.
Nell’altare maggiore sono conservate la statua del Cristo morto e della Madonna addolorata che vengono portate processionalmente per le vie della città la sera del Venerdì Santo. Nella cantoria lignea sopra la porta d’ingresso è un pregevole organo del 1766, opera di Gaetano Antonio Callido.
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Sabato 24 giugno alle ore 21.00 l’appuntamento nel cuore di Ancona. Nella piazza più amata dagli anconetani, Piazza del Plebiscito, meglio conosciuta come Piazza del Papa, risuoneranno le note del complesso Cantar Lontano, diretto dal Maestro Marco Mencoboni. Poi, alle 24.00 ci sposteremo a Corinaldo presso la Collegiata dell’Addolorata. Di seguito i programmi:
Ancona ore 21.00/ Chiesa di San Domenico
Il sacro nella Napoli spagnola
musiche di Diego Ortiz
Complesso di musica Cantar Lontano/ Marco Mencoboni direttore
Produzione del Cantar Lontano Festival
PROGRAMMA
Ad vesperas “In omnibus festivitatibus beatae Mariae”
Versiculus Deus in adiutorium
Antiphona Ave Maria
Salmo 109 Diego Ortiz (1510 ca - dopo il 1570) Dixit Dominus, a 4 alternatim
Mottectum Diego Ortiz Beata es Virgo, a 4
Antiphona In Odorem
Salmo 110 Diego Ortiz Confitebor, a 4 alternatim
Mottectum Diego Ortiz Dignare me laudare te, a 5
Antiphona Cum esse parvula
Salmo 111 Diego Ortiz Beatus Vir, a 4 alternatim
Mottectum Diego Ortiz Ave regina coelorum, a 6
Antiphona Speciosa facta es
Salmo 112 Diego Ortiz Laudate Pueri, a 4 alternatim
Mottectum Diego Ortiz Benedicta es celorum, a 7
Antiphona Beata Mater
Salmo 116 Diego Ortiz Laudate Dominum, a 4 alternatim
Mottectum Diego Ortiz Regina coeli, a 7
Himnus Diego Ortiz Ave Maris Stella, a 4 alternatim
Antiphona Beatam me dicent
Magnificat Diego Ortiz Magnificat octavi toni, alternatim
Antiphona Beatam me dicent
Motectum Diego Ortiz Salve Regina, a 5
Corinaldo ore 24.00/ Collegiata dell’Addolorata
LLama
musiche della tradizione spagnola e portoghese
Ravid Goldschmidt hang
Sílvia Pérez Cruz voce
PROGRAMMA
Claro de luna strumentale
Gitana flamenco/ testi in spagnolo
Vestida de nit ispirato alla “havanera”,
canzone tipica cubana/ testi in catalano
Niña ispirato a una canzone dal titolo “La niña de fuego”
testi in spagnolo
Lágrima fado portoghese
Floating up strumentale
Lullaby for Yali
Afrika strumentale, ispirato a ritmi africani
I’m all smiles
Los silencios de los desiertos
ispirato a un viaggio nel deserto, testi in spagnolo