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I am smoking a good antic Toscano cigar, the taxi driver brought me in that café in front of the port, driving as a crazy trough the dirty roads near the airport. It’s 6.30 pm, yesterday at this time I was conducting the very last notes of the encore of our concert, then once more the explotion of the loudly clapping of those seven hundred persons smiling at all of us. One old lady come immediately to me asking if we could play and sing more, but we were all exhausted: that was the most difficult and probably the best concert we’ve ever done since we make music together.
Late at night I worked in Amsterdam together with Max van Egmond at the Dutch version of Ad Vesperas that will be as soon as possible published in
E lucevan le stelle’s site. We finished at 2 am end we took the time to drink a bottle of French wine. My train for Brussels was leaving quite early and in the plane that brought me here I slept the all time, sometimes waking up with my mouth open, just exhausted. Unfortunately the boat that I was supposed to jump in and come back to Ancona left two days ago, they had to leave because of the horrible meteorological prevision, and so they could not wait for me as we agreed. I’m alone in Corfu that is a beautiful Greek island and I still have inside the big emotions of yesterday. Here the sea is very calm, but my sailing friends had to stop the boat in Pescara and leave it there for the moment, too dangerous to continue the sealing. The planes are taking off very loudly, but the beer is cold enough, the cigar is very fresh and the sunset is almost starting. I left a good tip to the young man that brought my panino and the beer, I’ve asked to plug in somewhere my laptop: Do that where is the fridge! and so I did.
I don’t wont to talk about the concert, you can download and listen to it, but I will never forget the emotion that I’ve shared with all the musicians and the public. It seems to me a miracle that we did not have accident during the performing, Josuè said at the end: I think this was the most far conducting and performing of the whole history of music! I had to laugh. When we performed the Alma Redemptoris Mater by the way we were so close to each others that I could move step by step near all the musicians, looking in their eyes the deep feeling they had inside, move my hands just in front of their mouth, and see Lia’s crying while she was singing.
I specially want to thank Marco Traferri that made possible that more then a thousand people to listen to the concert at home (the connection being not fantastic thou), and I have to thank two persons called Paolo. The first is my brother, that made every thing working fine around us, and the second is the one that even if he didn’t have any energy left, made a big effort to sing at the end the Alma Redemptoris Mater, that the pubblic really appreciated.
I now remember that at the end of the Salve Regina, the last motets of the concert, the bells of the church started to play with an incredible timing, It’s lightly possible to ear that the recording; at that moment I believed it was a sign from Diego Ortiz himself. The cigar is finished; I have now to find an internet point to send this post, and a place to sleep.
To download the concert in a good MP3 format please click here [171 Mb].
To download the concert in the high definition Apple Loseless format (875MB) please click here [875 Mb].
To download the Program of the concert please click here.
To download the Lirics of the concert please click here.
If you want to read what the public wrote in the cantar lontano’s book please click here.
If you want to see my actual office please click here.
Love. Marco
Fumo un antico toscano, il tassista mi ha portato in questo caffè davanti al porto, guidando come un pazzo tra le sporche e dissestate strade vicine all’aeroporto, sono le 18,30 e ieri, esattamente a quest’ora, dirigevo le ultime note del bis del nostro concerto, e poi ancora una volta l’esplosione dell’applauso di più di settecento persone sorridenti. Un’anziana signora è subito venuta in prima fila per chiedermi di suonare e cantare ancora, ma eravamo tutti esausti ed avevamo forse terminato il più difficile e bel concerto da quando abbiamo cominciato a fare musica insieme.
Fino a tarda notte ho lavorato ad Amsterdam insieme a Max van Egmond registrando la versione olandese del racconto Ad Vesperas che sarà pubblicato appena possibile sul sito di E lucevan le stelle. Abbiamo finito alle due di notte, e ci siamo poi presi il tempo per berci una bottiglia di buon vino francese. La mattina successiva il mio treno per Bruxelles partiva presto e sull’aereo che mi ha portato qui ho praticamente sempre dormito, mi svegliavo di tanto in tanto con la bocca aperta, semplicemente esausto. Purtroppo la barca sulla quale sarei dovuto saltare, proprio adesso, per tornare ad Ancona, è dovuta salpare con due giorni di anticipo sulla data concordataa causa delle pessime previsioni metereologiche. Così non mi hanno potuto aspettare. Sono da solo a Corfù, una bella isola della Grecia, ho ancora dentro l’emozione di ieri, il mare è piatto qui davanti, ma i miei amici naviganti si sono dovuti fermare a Pescara e lasciare il veliero lì, era troppo pericoloso continuare con quelle condizioni del mare, forse è stato meglio così per me. Gli aerei decollano sopra la mia testa con un baccano infernale, la birra è ghiacciata, il sigaro molto fresco e l’ora del tramonto sta per iniziare. Ho lasciato una discreta mancia al ragazzo che mi ha portato il panino e la birra e gli ho chiesto se potevo collegare il mio portatile ad una presa: Attaccalo dietro al frigo! e così ho fatto.
Non mi va di parlare del concerto, potete scaricarlo ed ascoltarlo voi stessi dai link riportati qui sotto, ma non dimenticherò mai l’emozione che ho condiviso con tutti i miei musicisti ed il pubblico. Sembra quasi miracoloso che non ci siano stati incidenti durante il concerto e Josuè ha detto dopo il concerto: Secondo me è stato il concerto in cui si è stati più lontani in tutta la storia della musica! e mi è venuto da ridere. Quando abbiamo eseguito l’ Alma Redemptoris Mater tuttavia eravamo talmente vicini che potevo avvicinarmi passo dopo passo a tutti i musicisti, guardargli negli occhi e sentire la loro emozione profonda, potevo muovere le mie mani fino davanti alle loro bocche e vedere le lacrime di Lia che le rigavano il volto per poi cadere a terra mentre cantava.
Voglio in particolare ringraziare Marco Traferri che da Ancona ha reso possibile a più di mille persone di ascoltare il concerto da casa propria (la connessione non era proprio ottimale) e due persone di nome Paolo. Il primo è mio fratello, a cui va il merito di aver fatto funzionare tutto alla perfezione, il secondo è uno dei cantanti che ha fatto il grande sforzo di tirar fuori quell’ultimo granello di energia che aveva in corpo per cantare l’ Alma Redemptoris Mater, che il pubblico ha particolarmente apprezzato. Mi viene in mente ora che alla fine del Salve Regina, l’ultimo brano in programma, le campane del Duomo hanno cominciato a suonare, perfettamente in tempo con la conclusione del nostro concerto. Si riescono a sentire, in lontananza nella registrazione. In quel momento ho pensato fosse un segnale dello stesso Diego Ortiz, che da qualche parte dell’universo ci mandava un saluto. Il sigaro è finito, adesso devo trovare un internet point per spedire questo post e poi un posto dove dormire.
Per scaricare il concerto in un buon formato MP3 fate click qui [171 Mb].
Per scaricare il concerto nel formato di alta qualità Apple Loseless allora fate click qui [875 Mb].
Se volete scaricare il Programma del concerto fate click qui.
Se volete seguirlo leggendo i Testi del concerto allora cliccate qui.
Se volete leggere i commenti lasciati dal pubblico sul Libro del Cantar Lontano allora cliccate qui.
Se invece sieti curiosi di vedere il mio attuale ufficio allora cliccate qui.
Con affetto
Marco